L’amicizia autentica è un legame raro, capace di superare confini, ideologie e persino il tempo. In greco è racchiusa nel concetto di philìa: una connessione pura, disinteressata, che nasce spontaneamente e resiste al tempo.  Non c’è utilitarismo nella philìa: si fonda sulla reciproca affinità.

Un mese fa, in un momento carico di emozione, Luiz Inácio Lula da Silva, Presidente del Brasile, ha consegnato a José “Pepe” Mujica, ex Presidente dell’Uruguay, la massima onorificenza brasiliana. Ma più delle medaglie o dei titoli, è stata la dichiarazione di Lula a commuovere: “Tra tutti i Presidenti che ho conosciuto, Mujica è la persona più straordinaria che abbia incontrato. Un fratello non si sceglie, una madre nemmeno, un compagno sì. Lui è il compagno che ho scelto”.

Le parole di Lula, lontane dall’essere un semplice omaggio formale, rappresentano un riconoscimento autentico al leader che ha incarnato i valori dell’umiltà e della giustizia sociale.

Le immagini del loro abbraccio hanno toccato il cuore di chi crede in un’America Latina unita, solidale e umana. In un mondo dilaniato da conflitti e divisioni, quell’istante ha ricordato a ciascuno di noi il potere della fraternità. Non solo un gesto affettuoso, dunque, ma la manifestazione di due amici che si incontrano, uniti da una comunanza di ideali, visioni e umanità.

Nel vasto panorama della politica latinoamericana, poche relazioni si distinguono come la loro. Più di una semplice amicizia personale, il loro legame rappresenta un simbolo di ideali condivisi, lotta per la giustizia sociale e una visione comune per un’America Latina più equa e solidale.

Lula e Mujica condividono origini modeste che hanno plasmato profondamente il loro approccio alla politica e alla vita. Lula, cresciuto nella povertà rurale brasiliana, iniziò la sua carriera come operaio metalmeccanico e leader sindacale, emergendo come un simbolo delle lotte della classe lavoratrice. Mujica, invece, si unì presto ai Tupamaros, il gruppo armato rivoluzionario uruguayano, pagando un prezzo altissimo con 13 anni di prigionia, molti dei quali trascorsi in isolamento durante la dittatura militare.

Queste esperienze personali hanno forgiato due leader capaci di mettere al centro delle loro politiche i più vulnerabili. Lula è stato artefice di riforme sociali che hanno sollevato tanti brasiliani dalla povertà, mentre Mujica, con il suo stile di vita austero e il suo governo basato sull’etica e sulla giustizia sociale, è diventato un simbolo di integrità e modestia.

L’amicizia tra Lula e Mujica si è consolidata durante anni di incontri e partecipazioni a forum e summit internazionali, dove entrambi hanno lavorato per rafforzare l’integrazione dell’America Latina. Ma il loro legame ha superato la dimensione istituzionale, diventando un esempio di solidarietà autentica.

Nel 2018, quando Lula fu incarcerato con accuse di corruzione poi dimostrate infondate, Mujica si schierò apertamente al suo fianco. In quel momento difficile, durante una visita in Brasile, dichiarò: “Lula è un uomo che ha commesso errori, come tutti, ma è anche un simbolo della lotta per i poveri. Non possiamo lasciarlo solo.” A queste parole seguì anche una lettera di sostegno che testimoniava la profondità del loro legame: “Caro Lula, esistono le classi sociali e quelle dominatrici. La lotta continua e continuerà, nonostante i giudici e la stampa. Vi accompagno nelle lotte del popolo del Brasile. Uniti come sempre, Pepe”. Questo gesto non solo consolidò la loro amicizia, ma trasformò il loro legame in un simbolo di resistenza contro l’ingiustizia e la disuguaglianza.

Uno degli aspetti più ispiratori della relazione tra Lula e Mujica è il loro impegno a incoraggiare le nuove generazioni a partecipare attivamente alla politica. Mujica ha spesso sottolineato l’importanza della politica come strumento per migliorare la società. “La politica è essenziale per gli esseri umani. Se viviamo nella società, ci saranno conflitti. E se c’è conflitto, dobbiamo lottare per un nuovo valore per la politica. E quelli che lo fanno sono i giovani.”Lula ha rafforzato questo messaggio, esortando i giovani a non scoraggiarsi e a prendere parte alle battaglie per il futuro. Ha definito Mujica “un esempio vivente di resilienza e coraggio”, ricordando come abbia trasformato le sue esperienze di sofferenza in un impegno per il bene comune.

L’amicizia tra Lula e Mujica non è solo una relazione personale, ma un simbolo di ciò che la politica potrebbe e dovrebbe essere: una forza per il bene comune, guidata da valori autentici e dalla profonda umanità. Lula, con la sua capacità di tradurre le visioni in azioni concrete, e Mujica, con la sua filosofia e il suo approccio minimalista, rappresentano due volti complementari di una leadership progressista.

Mujica ha ribadito più volte durante il suo mandato presidenziale l’importanza dell’unità regionale. Una sua dichiarazione, su tutte, riassume il senso della loro alleanza:       “Non possiamo dipendere da un solo lato del mondo. Dobbiamo costruire ponti, non muri, e farlo insieme, come popoli che condividono un destino comune.” Un vero e proprio invito all’integrazione e alla cooperazione tra i paesi dell’America Latina per affrontare insieme le sfide del futuro.

In un’epoca di divisioni e disuguaglianze crescenti, l’amicizia tra Lula e Mujica rappresenta un ponte tra generazioni di leader progressisti e un modello per il futuro. Offre un esempio di ciò che la politica può essere quando guidata da empatia, valori e un’autentica dedizione al bene comune. La loro storia è un invito a credere in una politica che mette al centro le persone e le loro necessità.

Non solo alleati politici, ma anche amici che condividono una visione del mondo radicata nell’esperienza e nella lotta per una società più giusta.

La presidente,
Federica Cannas

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