Il Brasile affronta una nuova ondata di tensioni politiche che potrebbero mettere alla prova la sua democrazia, faticosamente riconquistata dopo anni di instabilità e tentativi di golpe. Questa volta, a infiammare il dibattito è il ritorno sulla scena pubblica dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che, nonostante le numerose inchieste giudiziarie a suo carico, ha lanciato un appello ai suoi sostenitori per manifestare contro il governo di Luiz Inácio Lula da Silva il prossimo 16 marzo.
Dietro lo slogan ufficiale della protesta, “libertà di espressione, sicurezza, costo della vita”, si cela un obiettivo ben più insidioso, ossia la richiesta di amnistia per i responsabili degli assalti dell’8 gennaio 2023, quando migliaia di bolsonaristi presero d’assalto le sedi delle istituzioni brasiliane nel tentativo fallito di rovesciare un governo democraticamente eletto.
Attraverso un video diffuso nei gruppi WhatsApp, Bolsonaro ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione di Rio de Janeiro, accanto ad altri leader della destra radicale. L’ex presidente, ormai ai margini della politica istituzionale, cerca di ricompattare la sua base, alimentando la narrazione di un Brasile “oppressivo”, governato da Lula e ostile ai suoi valori.
Ma questa non è solo una protesta politica. L’obiettivo più grande è riscrivere la storia recente, trasformando i colpevoli dell’attacco alle istituzioni in “prigionieri politici”, vittime, secondo la propaganda bolsonarista, di una persecuzione orchestrata dalla sinistra. La strategia punta alla delegittimazione del sistema giudiziario e delle istituzioni, in un contesto in cui Bolsonaro stesso è ancora sotto inchiesta per il tentativo di golpe.
Se la situazione interna al Brasile non fosse già abbastanza preoccupante, l’attenzione internazionale ha aggiunto un ulteriore elemento di complessità. Elon Musk ha condiviso un post su X che rilancia la mobilitazione anti-Lula, evocando i cortei che nel 2016 portarono all’impeachment di Dilma Rousseff.
Il post, pubblicato da Mario Nawfal, imprenditore del settore delle criptovalute, sostiene che la protesta del 16 marzo coinvolgerà 120 città brasiliane, chiedendo l’impeachment di Lula per presunta corruzione e cattiva gestione economica.
L’intervento di Musk non è passato inosservato. La presidente del Partito dei Lavoratori, Gleisi Hoffmann, ha accusato il magnate di “usare la sua piattaforma per orchestrare una protesta bolsonarista in Brasile”.
A questo punto si apre un capitolo ancora più inquietante. L’America Latina ha una lunga storia di tentativi di autodeterminazione brutalmente repressi da forze esterne, e gli Stati Uniti hanno spesso giocato un ruolo chiave nella manipolazione politica del continente.
Fin dal secondo dopoguerra, con il pretesto di contenere l’avanzata del comunismo, Washington ha attuato una sistematica strategia di ingerenza, sostenendo regimi autoritari e pilotando colpi di Stato per garantire che le risorse e i mercati del Sudamerica rimanessero sotto il suo controllo.
Uno degli esempi più eclatanti è l’Operazione Condor, un programma di repressione coordinato dagli Stati Uniti e attuato dalle dittature militari di Argentina, Cile, Uruguay, Paraguay, Bolivia e Brasile negli anni ’70 e ’80. Il piano prevedeva la cattura, tortura e uccisione di dissidenti politici su scala transnazionale.
Dietro questa gigantesca macchina repressiva c’era la CIA, che forniva intelligence, armi e finanziamenti ai regimi militari affinché eliminassero ogni opposizione. Documenti desecretati hanno dimostrato che la Casa Bianca era perfettamente consapevole degli omicidi di massa, delle sparizioni forzate e delle torture attuate dai regimi alleati. Il governo statunitense non solo chiuse gli occhi, ma in molti casi fornì assistenza diretta, logistica e strategica ai dittatori.
Ma l’episodio più emblematico di questa politica di destabilizzazione fu il golpe in Cile dell’11 settembre 1973. Il presidente socialista Salvador Allende, democraticamente eletto, venne rovesciato da un colpo di Stato militare orchestrato da Augusto Pinochet, con il sostegno diretto della CIA e dell’amministrazione Nixon.
Dopo il golpe, Pinochet instaurò una dittatura brutale e trasformò il Cile in un laboratorio del neoliberismo più sfrenato. Mentre la popolazione cilena sprofondava nella miseria, le multinazionali americane si arricchirono.
Oggi, la storia sembra ripetersi con nuove strategie di interferenza, meno visibili ma altrettanto pericolose. L’appoggio di Elon Musk alle manifestazioni bolsonariste potrebbe sembrare un semplice gesto politico, ma in un continente con una storia segnata da golpe e destabilizzazioni, non può essere ignorato.
L’elezione di Lula nel 2022 ha rappresentato una vittoria per la democrazia brasiliana. Il sistema ha resistito agli assalti del bolsonarismo e ha dimostrato di essere ancora solido, nonostante le profonde divisioni nel Paese. Tuttavia, le mosse di Bolsonaro e l’eco internazionale che stanno trovando non possono essere sottovalutate.
La manifestazione del 16 marzo potrebbe essere una semplice mobilitazione politica, ma potrebbe anche rappresentare l’inizio di un nuovo tentativo di destabilizzazione, con il sostegno di attori potenti, sia nazionali che stranieri.
Il Brasile deve essere vigile. La storia insegna che nessun sistema democratico è al sicuro quando populismo, disinformazione e ingerenze esterne si intrecciano. Bolsonaro può cercare di riscrivere la narrazione politica a suo favore, ma il Paese dovrà dimostrarsi più forte delle sue ambizioni personali.
Questa volta, però, la battaglia non si gioca solo in patria. Il coinvolgimento di Musk dimostra che la partita è più ampia e che le vecchie strategie di ingerenza statunitense potrebbero ripresentarsi sotto nuove forme.
Per questo motivo, società civile, istituzioni e movimenti democratici devono rispondere con fermezza, affinché il Brasile non diventi nuovamente terreno di manipolazioni e crisi artificialmente costruite.
La democrazia brasiliana merita di essere difesa. Sempre.

La presidente
Federica Cannas

Condividi su

SCARICA L'APP del Centro Studi Salvador Allende sul tuo cellulare

INSTALLA
×